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Channel: RIDERE SALERNO
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MANUALE AUTODIFESA VERBALE(23)

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Come vi ho già suggerito negli scorsi post il mio metodo preferito per contrastare chi si diverte ad offendere gli altri è: Il Proverbio Strampalato.
Vi rivolgono una frase per offendervi e voi rispondete con un Proverbio senza senso.

http://rideresalerno.blogspot.it/2016/02/manuale-autodifesa-verbale20.html

http://rideresalerno.blogspot.it/2016/03/manuale-autodifesa-verbale21.html


Avrete di che ridere ricorrendo a questa tecnica, perché darete via libera al vostro umorismo, anziché arrabbiarvi. Citando un Proverbio darete un’impressione di saggezza. Si accorgerà l’altro prima o poi che utilizzate sempre e solo proverbi fuori da ogni logica?

A tutti piacerebbe saper rispondere a ogni commento sgradevole o battuta cretina con una replica che lasci a bocca aperta! Ma quanti poi ci riescono?



Guardiamo la realtà: il commento negativo in genere ci coglie impreparati, come un fulmine a ciel sereno; di solito ci lascia anche troppo perplessi per riuscire semplicemente a rispondere. 

Magari ci esce solo un: “Eh... Mah...?!” O uno sguardo fulminante. Fine. Tutto qui. Nessuna reazione  Fine. Tutto qui. 
Nessuna reazione all'altezza della situazione, niente in grado di stendere l’avversario.

E noi come ci sentiamo dopo questi attacchi verbali? Dentro, siamo una pentola in ebollizione: Non facciamo che rivivere continuamente la situazione nella nostra mente, ancora e ancora, ogni volta con altre reazioni e nuove repliche. Ecco: adesso che tutto è finito ci vengono in mente tutte le risposte più azzeccate! 

E allora divertiamoci con i Proverbi Strampalati!


ANCORA ALESSANDRO SIANI !

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Ogni epoca possiede i suoi!  Prima c’erano Totò, Peppino, Troisi…

Oggi abbiamo Zalone, Brignano, Siani…

Ci è andata meglio, ci è andata peggio? Ai posteri l’ardua sentenza!

…………………………

Chi è che non ha un Amico così? 

Gli dici di avere portato l’auto dal carrozziere! 

E Lui: << Sei andato dal carrozziere? Quanto hai speso? E me lo dicevi a me! >>

E comincia a dirvi quanto siete stati stupidi, tutto quello che poteva farvi risparmiare, e a causa di che? Del vostro vizio di non dirgli prima le cose a lui!




<< Hai preso la casa a Ischia per l’estate? Quanto hai speso? Perché? Me lo dicevi a me! >>

E certo! Lui aveva un amico a Ischia, che a suo dire, ve l’avrebbe data quasi gratis! 

…………………………

Quanto siamo sciocchi, abbiamo un Amico come lui e non ne approfittiamo. Fino a che vi scocciate e un giorno gli dite:

<< Senti mi servono 1500 Euro, potevo andare in una banca, farmeli prestare da un usuraio e invece te lo dico a te che sei un Amico. Vedi? Te l’ho detto a te! >>

E il vostro Amico, a questo punto cambia colore. la sua risposta è un classico, infatti quasi sempre è la stessa:
<< E Mo num  poss move… >>

In Italiano suonerebbe più o meno così: 
<< Mi dispiace tanto, tanto. Hai sbagliato il momento. Adesso non posso muovermi… >>

E voi potrete finalmente liberarvi di lui una volta per sempre rispondendogli in questa maniera:  
<< E non c’è bisogno che ti muovi, ti porto io con la mia auto a prendere i soldi, dobbiamo solo arrivare al primo bancomat libero! >>


LA SALERNO CHE FU! (68)

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Negli anni 60' la Morale a Salerno era ancora molto sentita e, soprattutto nei luoghi di culto, esisteva una rigida e tacita regola che imponeva che le donne, possibilmente con il velo, stessero nella parte sinistra della navata, (davanti quelle sposate ed in fondo quelle nubili) e gli uomini nella parte destra della navata, (davanti quelli celibi e dietro gli sposati). 

Davanti alle porte delle chiese venivano esposti programmi televisivi o i film in programmazione nelle sale da vedere, e quelli da non vedere.

Nel 1970’ venne promulgata la legge di scioglimento del matrimonio. Nel maggio 1974 venne indetto il primo referendum abrogativo della moderna repubblica italiana, proprio nei confronti di questa legge. Favorevoli 
all'abrogazione i partiti della DC e del MSI
contrari tutti gli altri.



Fu un po’ complesso capire il meccanismo del voto, dato che chi voleva il divorzio doveva votare “NO” alla sua abrogazione, chi non lo voleva doveva invece votare “SI” !

I “NO” vinsero con larghissima maggioranza, e questo fu ritenuto il primo vero passo dell’Italietta verso una mentalità, che molti ritenevano, finalmente moderna ed europea. 

Chi non è vissuto all'epoca non può comprendere l’importanza che si diede a questa votazione e come questo abbia poi influito negli anni seguenti sulla società e sui costumi.

E le Donne, che sciocche non sono, anche quelle anoressiche o vegane, hanno compreso l’importanza di pretendere gli alimenti e il mantenimento dai mariti fedifraghi.

Che vuoi di più, ti togli dai piedi un essere ai tuoi occhi spregevole, e ti fai mantenere per tutta la vita.

Per chi ama le storie della Salerno che fu!
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/04/la-salerno-che-fu-67.html

UN’ALTRA MANIERA PER ESSERE FELICI!

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A volte può essere spiacevole sentire l’odore di un corpo sudato, specialmente se siamo in un luogo chiuso e in una giornata calda. A volte capita negli autobus, nei treni, negli ascensori, ecc. ecc.

Intanto, mediante uno studio apposito, si è scoperto che l’odore corporeo può comunicare e trasmettere direttamente le emozioni, tramite segnali chimici che trasportano informazioni sullo stato emotivo.

Era già noto che i sentimenti di felicità possano essere trasmessi tra gli individui tramite segnali visivi e uditivi, e che molto probabilmente i sentimenti negativi potevano trasmettersi anche tramite l’odore. I ricercatori si sono dunque domandati se anche i sentimenti positivi potessero essere trasmessi tramite odori.

Per verificare la loro ipotesi, hanno mostrato ad un gruppo di uomini diversi filmati, tra cui una clip “felice” dal Libro della Giungla, una “spaventosa” da un film horror, ed una neutrale (le previsioni del tempo), raccogliendo dei campioni di sudore dai soggetti sotto osservazione.



Successivamente, è stato chiesto ad un gruppo di donne di annusare i campioni, e si è riscontrato che, effettivamente le emozioni venivano trasmesse: quelle che annusavano il sudore “felice” avevano successivamente un aspetto più contento della media, mentre quelle che annusavano l’odore “spaventato” si trovavano poi ad essere spaventate anche loro, a conferma del fatto che l’odore corporeo comunica (e trasporta) le emozioni.

Questa cosa è  incredibile, o no?

Anche se a pensarci bene questa non è una cosa propriamente nuova. Vi è mai capitato di entrare in un ascensore, da cui era appena uscito qualcuno che vi aveva sganciato un missile corporale puzzolente? Quando finalmente siete usciti da quell'ascensore eravate felici o arrabbiatissimi?

E SE CRISTO TORNASSE! (42)

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Nel 1956’, un Giornalista scrisse:
“Si calcola che un secolo fa l’uomo medio aveva settantadue desideri, dei quali sedici erano considerati necessità. Oggi nel 1956', si calcola che l’uomo medio abbia quattrocento-settantaquattro desideri, di cui novantaquattro sono considerati necessità. Un secolo fa, il commercio esortava l’uomo medio a comprarsi 200 diversi articoli, ma oggi vi sono 32.000 articoli alla cui propaganda commerciale dobbiamo resistere.” 

Dal 1956' sono passati 60 anni, oggi nel 2016’ possiamo solo immaginare quanti sono diventati i desideri e quante cose sono considerate necessità!  Ma in realtà le nostre necessità sono veramente poche, sono i nostri desideri ad essere infiniti!



Nella società moderna circola un oceano di droga di vari tipi: Sigarette, Moto, Auto, Vestiti, Profumi, Spettacoli, Balli, Sesso, Pornografia, Pellicce, Denaro....

Queste sono altrettanto droghe, più o meno leggere, con le quali ognuno s’illude di realizzarsi, d’essere qualcuno, o almeno d’essere diverso dalla massa. Più importante, più originale, più capace. 

Quando in una qualsiasi società, si mette in moto un tale processo di corsa collettiva ai beni materiali, è fatale che si passi di gradino in gradino dalle droghe leggere a quelle pesanti.

Questo è il mondo che oggi Cristo sta osservando.
Non intervenire, non cambiare, non giudicare sarebbe: Omissione di Soccorso!

Per chi ama questo tipo di considerazioni:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/04/e-se-cristo-tornasse-41.html

AMATE I VOSTRI NEMICI!

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E c’è chi ha il coraggio di criticare i Genitori perché insegnano la parola di Dio ai figli! Secondo questo illuminato pensiero i genitori dovrebbero preoccuparsi delle cose materiali e della salute del figlio, ma lasciare l’insegnamento religioso alla scuola, alla chiesa, al caso. I risultati di questa modo di pensare sono sotto gli occhi di tutti. 

Cosa sanno i ragazzi di Dio e della Bibbia? Alcuni anni fa un maestro delle elementari, in provincia di Napoli, raccolse in un libro alcuni temi redatti da bambini su temi religiosi. Sicuramente è solo la punta dell’iceberg, ma siamo sicuri che si tratti solo di una minoranza?


Tema:  GESU' DISSE: AMATE I VOSTRI NEMICI!

<< Questa frase significa che ci dobbiamo volerci bene tutti quanti, e non come i cani e i gatti che non si possono vedere.

Come nella parabola del buon samaritano che vede a terra un nemico e lo veste e lo aiuta. Quel nemico era come un amico per il suo nemico.

Da noi però non sanno neanche dove sta di casa il buon samaritano, soprattutto nella sala bigliardo sotto a casa mia, che se una palla sta più vicino al pallino, uno dice subito che è la palla sua e non quella dell'altro, e lo chiama: "Uomo di niente."

Io un nemico ce l'ho. E' mia sorella, ma qui non posso dire perché.

Io vorrei pure che diventasse mia amica, ma proprio non ce la faccio! >>

LA SALERNO CHE FU! (69)

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I vecchi dicono che i tempi sono cambiati. Una volta quando era inverno si gelava davvero. Io non lo so se questi cambiamenti dipendono anche dal fatto che oggi abbiamo più possibilità di riscaldarci, ma comunque ancora oggi in pieno inverno, si ha la tendenza a rimandare gli affari a tempi migliori. 

Dalle nostre parti trovate sempre quello che vi dice: 
« Sì, va bene, la cosa mi piace ma ci vediamo appena finisce questo freddo. »

Se i Salernitani, se i Napoletani, fossero gli abitanti di Stoccolma, in quella gelida capitale, non si combinerebbe assolutamente niente per buona parte dell'anno.



Eppure non viviamo come 60 anni fa in stanze vuote e immense, senza infissi stabili e rese vulnerabili al freddo dai  bombardamenti a tappeto.

Pensate all’epoca quando qualcuno della famiglia all’alba incautamente tentava di uscire dalle coperte per raggiungere il gabinetto esterno alla casa. Subito veniva lanciato l’allarme con voce angosciata:
 « Stamattina si muore dal freddo! »

Infatti noi Campani siamo tradizionalmente drammatici, moriamo sempre per qualche cosa. Per dire «ho appetito», diciamo: «mi muoio di fame». 

E poi moriamo sempre senza morire mai davvero. 
Moriamo di caldo, di freddo, di sete, di sonno. 

E una volta soddisfatte tutte le nostre esigenze primarie, non sapendo più come lamentarci ci mettiamo a cantare:
   «Io me moro d'ammore pe’ tte !»

Per chi ama le storie di Salerno:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/04/la-salerno-che-fu-68.html

MARY E LA TATTICA DELL'ATLETA PAZZA!

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Ridere è bello! Ridere fa bene! C’è chi afferma che è più facile far piangere che far ridere! Alcuni per far ridere, a volte sono pagati per questo, ricorrono al linguaggio scurrile, e perlopiù a situazioni sessuali imbarazzanti. 

Poi c'è a chi piace ridere alle spalle degli altri! Non è ne etico, ne necessario. Non è più bello ridere di noi stessi? Per sentirci bene non è necessario offendere le altre persone! 

Il mio pensiero è, che si può ridere con poco, non ci vuole molto, zero euro. Una bella giornata di sole, passeggiare insieme alle persone che amiamo.

Inventarci qualcosa, che ci vuole? Un poco di spensieratezza. Che ci guadagniamo a lamentarci sempre? Stacchiamoci dalle macchine, dal telegiornale, dalle cattive notizie giornaliere, e usciamo, c'è un mondo che ci aspetta.

E intanto gustiamoci come aperitivo questo Video.

Per altri Video guardatevi nel Blog:

  I Video di Ridere Salerno!





IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO: PARLACI DEL PAPA!

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Chi si ricorda il successo avuto alcuni anni fa dal libro: “ Io speriamo che me la cavo? “

Il testo conteneva alcuni temi redatti da ragazzini dell’hinterland Napoletano e  raccolti da un maestro elementare. Mi sono chiesto:
Chissà quanti testi del genere ci saranno ancora sul web e ne ho trovati alcuni, Questo per dimostrare che il Genio non si nasconde solo in un paese o in una regione. Futuri cervelloni ne abbiamo a bizzeffe. speriamo che una volta cresciuti scappino da qualche parte.

TEMA:  PARLACI DEL PAPA!

Il papa è il re della chiesa. Si veste di bianco e comanda tutti i preti. Vive a Roma a San Pietro e ci sono tantissimi cristiani che vanno ad adularlo. 
La domenica all’ora di pranzo dice l’Angelo.


E lui che decide chi diventa vescovo e chi no, e tutti gli devono obbedire. L’unico che si è ribellato è Milingo, che era nero e si è sposato una cinese anche se i preti non lo possono fare.

Il papa si è arrabbiato così tanto che Milingo adesso è sparito e non si fa vedere neanche per sbaglio. Il primo papa è stato San Pietro, l’ultimo è quello di adesso. Viaggia in una macchinetta bianca con i vetri altissimi perché così non gli spara nessuno.

Una volta al papa Giovanni gli ha sparato un Marocchino ma non l’ha centrato bene e il papa si è salvato. Poi è morto di vecchiaia.

Quando devono eleggere un papa tutti i preti vanno a Roma e fanno uscire dal palazzo dove si riuniscono un fumo bianco. Allora è nato un nuovo papa e tutti sono felici e contenti.

……………………

La  stoffa da futuro Storico è evidente dalle ricerche fatte per scrivere il componimento, questo cervellone non possiamo assolutamente permetterci di perderlo.


LA RICERCA DELLA FELICITA! (35)

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E si parla molto anche di: “Ricerca della Felicità”
Qualche anno fa uscì una ottima pellicola su questo argomento: 
“La Ricerca della Felicità!”

Solo che quando si è alla ricerca di qualcosa bisognerebbe sapere cosa si sta cercando. Se qualcuno ci vedesse aprire dei cassetti  in continuazione e ci chiedesse: 
<< Ma cosa stai cercando? >>

E’ evidente che noi non potremmo rispondere: 
<< Non lo so! >>

In questo mondo la gente ha le idee chiare su cosa sia la Felicità?

Al contrario. La Felicità è diventata qualcosa di astratto, non si sa cosa sia, la parola ha perso il suo significato originale. E’ un po’ quello che è successo anche con la parola: “Amore!”
Cosa significa? Molti ne parlano ma non sanno di cosa stanno parlando.



Ma questo non può essere vero solo a livello di convinzione personale. Un noto vocabolario dava della Felicità questa definizione: 
“ Condizione di chi nella vita riesce a soddisfare i propri desideri. “ 

Quindi poneva la Felicità in relazione con i desideri! Può essere vera questa cosa?

Se noi nella vita riusciamo a soddisfare tutti i nostri desideri saremo Felici?

Facciamo l’esperimento con i nostri figli, se ne abbiamo. I figli hanno tanti desideri e ci chiedono tante cose. Se gli diamo tutto quello che desiderano li renderemo persone mature e Felici? 

Per chi ama l'Argomento:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/03/la-ricerca-della-felicita-34.html


LA DONNA CON IL PIU’ GRANDE FISICO DEL MONDO!

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E questa era la Donna con il più grande Fisico del mondo.



Si sto parlando di Albert Einstein! Chissà quante volte avete sentito parlare della sua famosa Teoria sulla Relatività!

Tempo fa in televisione ci fu un ennesimo servizio su Einstein e sulla Relatività. Radunai tutte le mie facoltà intellettive e mi piazzai davanti al video fermamente deciso a capirci finalmente qualcosa. Ascoltai con attenzione. Niente da fare! 
Qualcosa la capisco ma mi sfugge sempre il significato del tutto. 



Sarà che a me, di questa Teoria della Relatività, non importa proprio niente. 

Secondo il mio modesto pensiero Einstein avrebbe potuto usare il suo tempo in maniera migliore. Ci avrebbe potuto dare la sua versione sul significato della vita. Farci sapere, secondo lui, noi chi siamo, da dove veniamo e dove andremo a finire. 

Io non so se Einstein è stato un Genio, non sono all'altezza di giudicarlo, ma una persona intelligentissima lo era di sicuro.

Quando scappò dalla Germania a motivo del suo essere Ebreo, in America gli chiesero di precisare sul modulo di entrata del paese a quale razza appartenesse. Lui scrisse semplicemente:
 “ RAZZA UMANA! ”

E' Meglio di così non avrebbe potuto proprio rispondere.

GIUSTIFICAZIONI A SCUOLA!

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Chi di noi da ragazzo non ha dovuto giustificare in qualche maniera le proprie assenze scolastiche? Ma chi avrebbe mai pensato che qualcuno potesse addirittura raccogliere in un testo le giustificazioni più strane? Alcune sono proprio esilaranti!

.........................................

<< Sono caduto in un tombino aperto e mi hanno ritrovato solo alcune ore dopo! >>

<< un cerbiatto mi ha falciato in motorino. Seguirà certificato medico. >>

<< Dovevo finire di confessarmi. >>


<< Ho avuto seri problemi con la cerniera lampo. >>

<< Mi sono perso nel giardino della scuola. >>

<< Sono inciampato ripetutamente per strada. >>

<< Ho avuto un’amnesia improvvisa e passeggera. >>

LA SALERNO CHE FU! (70)

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Oggi le partite di Calcio si possono vedere allo stadio oppure mediante un abbonamento Skay. 

Anche nella Salerno che fu era possibile vederle in due modi. Uno era il modo tradizionale, andando direttamente allo stadio. Il secondo era da uno dei balconi dei diversi palazzi intorno al vecchio  stadio Donato Vestuti. 

Io, per diversi anni, ho assistito alle partite dal balcone di un’abitazione di fronte ai distinti. 

Ci fu un periodo che cercai di entrare nello stadio, gratis naturalmente. 

Se proprio non mi riusciva di entrare, tornavo a casa e salivo sul balcone. Solo che una domenica in cui ero riuscito ad entrare nello stadio, senza pagare il biglietto, mi successe qualcosa che poi mi convinse a evitare di andarvi e a limitarmi a vedere la partita da casa. 

Io non sapevo dell’esistenza di uno sport praticato in alcune nazioni, in particolare in Australia, che si chiama: “Il lancio del nano!”

Le regole del gioco consistono nel procurarsi un nano a pagamento, mettergli in testa un casco, afferrarlo sotto le ascelle, e dopo averlo dondolato per un poco, lanciarlo il più lontano possibile. Il piccolo uomo dopo il volo dovrebbe atterrare su uno dei materassi precedentemente predisposti. Vince ovviamente chi riesce a lanciare il nano più lontano degli altri. 

Non sempre i lanci hanno un epilogo fortunato, fratture, contusioni e schiacciamento del midollo spinale sono frequenti. Nonostante ciò gli organizzatori affermano che i piccoletti si divertono e comunque, sono pagati bene. 

Questo sport è molto popolare anche in Canada e in Inghilterra. Sui giornali inglesi spesso si legge questo tipo di annunci: “ Cercasi nano da lancio. Offresi buona retribuzione! ”



Quella domenica al Donato Vestuti di Salerno la partita era stata molto combattuta! Giocava la Salernitana, fresca della storica promozione in serie B di fine anni 60', contro la Sampdoria, una squadra di Genova. La Sampdoria era prima in classifica, vi giocavano calciatori da serie A, Salvi, Cristin, Frustalupi...

la Salernitana quell'anno invece stava lottando per non retrocedere in serie C, con i vari Cavicchia, Minto, Cominato... 

Malgrado la differenza di qualità e di classifica fra le due squadre, però quella domenica la squadra di calcio di Salerno giocò una grande partita, e negli ultimi minuti riuscì a pareggiare, l’incontro finì 2-2.

Al secondo gol della Salernitana ci fu una specie di terremoto, i tifosi impazzirono di gioia. Tutti ad esultare e gridare. All'improvviso un uomo che vedeva la partita in piedi dietro di me, mi prese in braccio e mi lancio in aria. 
Atterrai 5-6 scalini sotto, addosso ad altri tifosi, festanti all'inizio, inferociti quando gli capitai fra testa e collo. Tornai a casa tutto ammaccato e deciso a non andare più allo stadio. 

Almeno i nani per essere lanciati prendevano tanti soldi, io che ci avevo ricavato? Solo escoriazioni varie. 

Per chi ama le storie della Salerno che fu:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/04/la-salerno-che-fu-69.html
             
                                                                                                               

COME RICONOSCERE I MAMMONI IMPENITENTI ?

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Si tratta di un esemplare di sesso maschile da evitare nella maniera più assoluta. Sono quelli che in realtà non hanno mai reciso il cordone ombelicale.

A prima vista sembrano non facilmente riconoscibili, ma con un poco di esperienza e di preparazione potete riuscire a proteggervi.

Allora in breve, qual è la carta d’identità del Mammone?

1)Età identificativa:18-100 anni

Significa che non è possibile identificarli dall'età.
………………….

2)Canzone di riferimento:  “ Viva la Mamma! “

Se gli sentite canticchiare questo motivetto preoccupatevi seriamente. Raddrizzate prontamente le antenne.




3)- Film di riferimento:  “A casa con i suoi. “

Naturalmente Lui non vi dirà mai che ama questo film, dovete trovare le domande adatte per smascherarlo.

……………………………

4)- Invito tipo: “ Stasera polpettone da  Mamma? “

E inutile dirvi come rispondergli, lo sapete già.

…………………………..

5)- E venuto a cena da voi e gli avete preparato qualcosa di speciale, mettiamo che Lui ad un certo punto dica: 
<< Lo sai, anche mia Madre fa spesso questo piatto. che dici se gli chiedo la ricetta? >>


Siete abbastanza mature per sapere come comportarvi di conseguenza! Impacchettatelo e rimandatelo velocemente da sua Madre!

E SE CRISTO TORNASSE! (43)

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E tutta colpa dell’assenza di saldi principi morali. Le persone senza obbiettivi meritori, sono fatalmente spinte verso un consumismo esasperato. 

Nella nostra società i problemi sono rappresentati non tanto dall’alimentazione, dalla casa o dal vestiario, quanto invece dal desiderio di consumare tutto quello che il sistema economico offre. Non farlo è sentito come un’umiliazione, come un pressante senso d’inadeguatezza sociale ed umana.



Quali sono allora i loro Must? Le cose che devono assolutamente fare ed avere? 
"Seguire la moda, avere gioielli, abiti eleganti e in gran quantità, andare in vacanza, divertirsi, comprarsi l’auto nuova e di cilindrata sempre più grande, essere proprietari di una casa almeno, riccamente arredata. Spendere a piacimento, togliersi qualunque capriccio, avere un grosso conto in banca, possedere la casa a mare, se possibile anche in montagna, almeno un piccolo motoscafo.”

Questi oggetti sono sentiti dalle masse, non come desideri, ma come necessità. Spendere, comprare, avere, consumare. Questo domina la vita degli individui.

La società spinge nella direzione di un consumismo inarrestabile che quasi costringe la gente ad acquistare e a consumare tutto e sempre. Chi non riesce a vivere in questa maniera si sente un emarginato, un reietto.

Ma una persona può definirsi Cristiana  e non assomigliare a Cristo in niente?

per chi ama Argomenti Profondi:
http://rideresalerno.blogspot.com/2016/04/e-se-cristo-tornasse-42.html


MANUALE AUTODIFESA VERBALE(24)

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Quante persone conoscete in grado di ribattere agli attacchi verbali con battute argute e spiritose? Al cinema e in televisione tutto appare facile.
Ma quel tipo di abilità dialettica, messa in scena in modo impeccabile, è per noi inarrivabile. La verità è che nella vita quotidiana noi non abbiamo nessun sceneggiatore che ci scrive copioni con belle risposte. 

Risparmiamoci quindi per un momento migliore. A volte può benissimo bastare anche una risposta mediocre, ma anche un silenzio intenzionale potrebbe non essere male. 

E se dalla bocca vi esce un semplice: “Eh?”

Limitatevi a ripeterlo due volte. “Eh, eh!” 

Non sforzate la vostra intelligenza. Non dovete sottoporvi ad alcun giudizio altrui: non state pattinando sul ghiaccio, non state facendo un saggio di danza. 



Vi sarà capitato di notare che le belle espressioni, gli  “scambi di opinione” non trovano praticamente quasi mai applicazione nella realtà.

Nessuno ha voglia di scambiare le proprie opinioni con quelle degli altri. 

Quindi rimanete tranquilli, non cadete nelle provocazioni.

Per chi ama questo Argomento:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/04/manuale-autodifesa-verbale23.html

ANCORA SIANI! (2)

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Stavamo percorrendo la tangenziale di Napoli, quella che ufficialmente viene denominata Autostrada A56, e costituisce l'asse di attraversamento urbano principale della città.

Dovevamo fare benzina, quando l’amico che era in auto con me mi disse:
<< Aspetta, andiamo avanti il  prossimo benzinaio fa sempre degli sconti! >>

E infatti trovammo un grosso cartellone con su scritto:   -10 cent!

E il mio amico a questo punto disse:
 << Fai una cosa, continua sulla tangenziale, vediamo il prossimo rivenditore che sconti fa! >>

Davanti alle pompe dell’uscita seguente lo sconto infatti era:  -20 cent!

Allora anche io dissi: << E ci conviene andare ancora avanti, vuoi vedere che…>>



E la nostra idea venne premiata, trovammo uno sconto:  -30 cent!

Il mio amico aggiunse tutto euforico:
<< Se la facciamo adesso siamo proprio sciocchi! >>

Infatti la rivendita successiva aveva un bel:  -40 cent!

Io volevo fare il pieno ma il mio amico insisteva, così andammo ancora avanti e uscimmo all'ultima indicazione di rifornimento.

Li trovammo solo uno spiazzo, le pompe erano state tolte, al loro posto però c’era una pala e un cartello con su scritto:

<< Nun te fermat fin a mo' ? A pala a tien, fa na cosa, o petrolio, scavatell tu! >>

Traduzione: << Non ti sei fermato ancora? Allora questa è la pala, il petrolio scavatelo tu! >>

LA SALERNO CHE FU! (71)

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Immaginate di trovarvi a Bressanone e che quel giorno trovate la Nettezza urbana in sciopero. Dico per dire, non lo so se a Bressanone hanno mai fatto sciopero gli spazzini. 
Ebbene sicuramente vedreste i  Bressanini?
I  Bressanonesi? I Brissinesi? (Ma chissa come si chiamano), deporre le loro immondizie secondo una precisione eccezionale. Tutti i pacchetti della medesima grandezza, a uguale distanza l’uno dall'altro. Non ne trovereste uno fuori posto. 

Poi sono venuto a conoscenza che anche in alcuni quartieri di Lugano, abitati da quasi tutti Napoletani, non si vede in giro un pezzo di carta straccia. 

Questo sta a dimostrare che spesso non è l’individuo a creare il disordine, ma l’ambiente a favorirlo. Detto in altre parole, noi ci adeguiamo al posto dove siamo. Se ci troviamo in una strada cosparsa di cartacce non ci pensiamo su due volte e ne buttiamo una pure noi.



Sessanta anni fa la situazione nella Salerno che fu era diversa, non per merito dei Salernitani che in pratica erano gli stessi di oggi, ma il merito era tutto dell’immondizia che non c’era. Era quasi una rarità. Ogni sera ciascuna famiglia si limitava a depositare fuori della porta di casa un involtino di carta, (la plastica non era stata ancora inventata) e dentro c’erano tutti gli avanzi del giorno precedente. Ma poi quali avanzi volevi trovare? Cosa poteva mai rimanere del giorno precedente? Metti una famiglia come la nostra 2+6, che ci potevi trovare? Noi ci mangiavamo tutto!

Poi, di prima mattina passava un brav'uomo, da noi chiamato “Munnezzaro” che metteva tutto in un sacco comune e se lo portava via. Quanto poteva pesare il nostro involtino di spazzatura? Quasi niente. 

Tutto questo è felicemente continuato fino all'arrivo della cosiddetta "Civiltà dei Consumi."

Per chi ama le storie della salerno che fu:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/04/la-salerno-che-fu-70.html

IL MONDO SECONDO FRASSICA! 4

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Ai miei tempi e dalle mie parti non esistevano i ricchi. I ricchi erano solo a Milano. 

Da noi nel 1950 tutti eravamo poveri. Vista la fame dalla quale si era appena usciti dopo la guerra, il cibo non si sprecava.

Per esempio dopo i matrimoni, all'uscita della chiesa, non si lanciava di certo il riso, bene prezioso e raro. Ognuno si arrangiava come poteva e quando gli sposi uscivano dalla chiesa, piovevano sulle loro teste oggetti di ogni tipo, petali di fiori, foglie, ma anche mattoni, tondini di ferro, colpi di pistola, biglie di vetro o di acciaio.


I miei vicini di casa, la famiglia Patella, erano poverissimi, ancora più poveri di noi.

Non possedevano ville.
Non avevano cavalli.
Non avevano la Ferrari.
Non avevano né yacht né aereo privato.
Né piume, né struzzi, niente di niente.
Vivevano in un monovano di tre stanze.

Erano in 18.

Per le altre storie di Frassica:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/04/il-mondo-secondo-frassica-3.html

STACCHIAMOGLI L’ADSL!

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Nel suo discorso di apertura contro Catilina, Cicerone deplorò la perfidia e la corruzione dei suoi tempi. E si dice abbia pronunciato in quell’occasione la famosa espressione: “ O TEMPORA, O MORES! “

Ovverossia: “ CHE TEMPI, CHE COSTUMI! “

 E se Cicerone fosse vissuto nel nostro tempo cosa avrebbe detto?

Non c’è bisogno di andare troppo indietro nel tempo per ricordare come vivevano unite le nostre famiglie, quando al termine di una lunga giornata di attività ci si ritrovava tutti davanti al camino a raccontarsi e ad ascoltare. Poi la Televisione prese il posto del camino ma si stava comunque insieme. Soprattutto si mangiava tutti insieme.

Come si è trasformata la società e quindi la Famiglia possono vederlo tutti: Oggi davanti alla TV ci sei solo tu, forse tua moglie. In tre se hai un cane. Se si è in quattro significa che c’è un ladro in casa. 



E anche quelle famiglie in cui ci sono i figli, è difficile stanarli dalla loro stanzetta e dal loro aggeggi elettronici. Li vuoi rivedere? Devi staccare l’ADSL e attendere che arrivano a vedere cosa è successo.

Gridare: << E’ pronto, venite a mangiare! >> Non serve a niente. Solo se gli stacchi l’ADSL arrivano subito.

E’ una generazione illuminata che se ha la sventura di avere scarica la batteria del Telefonino va in crisi profonda. Addirittura tra la batteria del Telefonino e quella del Pacemaker, molti preferirebbero avere scarica la seconda. 

Essere sempre attaccati a qualcosa in effetti rappresenta per l’uomo moderno il vero ciclo della vita. Iniziamo tutti con l’essere attaccati al Cordone Ombelicale. Quindi si passa al Cavetto ADSL, in alternativa va bene qualsiasi collegamento Wi-Fi libero. Infine si finisce quasi tutti con l’essere attaccati ad un Catetere.

“ O TEMPORA, O MORES! “

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